Liquor cerebrospinale
Il Sistema Nervoso Centrale è contenuto in un "cuscino acquoso" costituito da liquor, indispensabile al funzionamento del sistema e in continuo ricambio ( Fig. 1.5). Viene prodotto all' interno di cavità profonde nell'encefalo: ventricoli, e riassorbito nello spazio subaracnoideo, che è quella zona interna a una delle meningi e che si estende fino a livello della colonna lombosacrale, a rivestire il midollo spinale e i nervi che ne fuoriescono. Quando si effettua una puntura lombare o rachicentesi, si preleva appunto il liquor.
Quando le vie di circolazione del liquor sono ostruite, ad esempio per un tumore, o sono comunque malfunzionanti, si determina una situazione di accumulo di liquor nei ventricoli: l'idrocefalo, che determina un aumento della pressione endocranica.
percorso del liquor cerebrale
Fig. 1.5: Figura 1.5: Questa figura illustra il percorso del liquor dai ventricoli alle cisterne della base cranica: spazi subaracnoidei. Si comprende come una ostruzione determini accumulo di liquor a monte, con sofferenza del cervello. La condizione si chiama idrocefalo
Ventricoli
Sono quattro cavità all'interno delle quali viene prodotto il liquor. Sono connesse fra di loro. Ci sono due ventricoli laterali situati nella profondità di ciascun emisfero, un "terzo ventricolo" che comunica con loro e che è situato fra i ventricoli laterali e un "quarto ventricolo" che comunica con il precedente, è anteriore rispetto al cervelletto, nel tronco encefalico e che permette al liquor di defluire verso gli spazi del midollo spinale.

Idrocefalo
L'idrocefalo è quella condizione per la quale il liquor cerebrospinale si accumula nelle cavità ventricolari, che si dilatano e determinano un aumento della pressione endocranica. Sintomi caratteristici sono la cefalea, il disorientamento temporo-spaziale, l'ottundimento del sensorio fino al coma, i disturbi dell'equilibrio.
L'idrocefalo può essere malformativo, postinfiammatorio, da disturbi del riassorbimento del liquor e ostruttivo. Quest'ultimo è quello che si osserva in caso di tumore cerebrale che ostruisca una via di deflusso liquorale.
In questi casi il goal terapeutico e quello di ripristinare le vie liquorali rimuovendo il tumore. Se questo non è possibile si può impiantare un sistema protesico che in pratica "salta" l'ostruzione, oppure, in maniera più moderna, effettuare una stomia, ovvero un buco, per via endoscopica che permetta al liquor di viaggiare lungo un percorso alternativo, senza l'impianto di protesi artificiali.


Meningi
Si tratta di un tessuto non nervoso, ma connettivo. Le meningi rivestono il SNC per intero, fino al sacro. Il più esterno è detto dura madre, è molto resistente. Al di sotto c'è una meninge più sottile: l'aracnoide. Uno strato più interno, fermamente aderente alla superficie dell'encefalo e del midollo spinale si chiama pia madre ( Fig. 1.2 e 1.4). Nella spazio fra aracnoide e pia madre si trova il liquor; inoltre vi decorrono le arterie e le vene che servono alla nutrizione del SNC ( Fig. 1.6). Un robusto strato di dura, il tentorio, a forma di tenda, separa il cervello dal cervelletto dividendo la cavità del cranio in due compartimenti: sopratentoriale e sottotentoriale. I due spazi comunicano attraverso un ampio foro nel tentorio che consente il passaggio delle strutture discendenti.
Dalle meningi nasce un tumore cerebrale assai frequente: il meningioma.

Sistema arterioso cerebrale
Fig. 1.6: Questa figura mostra le arterie viste dal basso e di lato. E' utile per capire come un tumore che cresca alla base del cervello prenda rapporto con le arterie, che vanno risparmiate durante l'intervento di asportazione, e come talora il rapporto tumore-arterie possa impedire una asportazione completa in sicurezza.
Sistema venoso cerebrale
Fig. 1.7: Qui si illustrano i grossi scarichi venosi all'interno di duplicazioni della dura madre: i seni venosi: ai seni afferiscono le vene cerebrali vere e proprie.
Nuclei della base
Si tratta di varie aree di sostanza grigia allocate nella profondità degli emisferi. La più grande è il talamo (Fig.1.3). Sono importanti centri di smistamento informazioni e di collegamento per le funzioni psichiche, motorie e sensitive della corteccia, cui sono collegati da molteplici fasci nervosi di sostanza bianca.

Ipotalamo
E' costituito da molti nuclei di sostanza grigia allocati intorno al terzo ventricolo. Presiede alla vita vegetativa, al controllo del metabolismo, alla riproduzione. E' intuitivo che si tratti di una struttura di vitale importanza. E' in collegamento con tutto il cervello e modifica il metabolismo a seconda delle esigenze e delle emozioni dell'individuo.

Ipofisi
E' una ghiandola, delle dimensioni di un fagiolo, costituita prevalentemente da tessuto non nervoso (Fig.1.3) . E' situata alla base del cervello, all'interno di una tasca ossea della base della scatola cranica, detta sella turcica. E' collegata all'ipotalamo tramite il peduncolo ipofisario. Il suo ruolo è quello di trasmettere ordini provenienti dal cervello e dall'ipotalamo alle ghiandole del corpo: tiroide, surreni, ovaie, testicoli, mammelle ecc. In assenza di ipofisi queste non sarebbero in grado di comprendere gli ordini. In pratica l'ipofisi lavora da interprete, attraverso un complicato meccanismo di neurotrasmettitori e di ormoni. Produce anche l'ormone che regola la crescita. La parte posteriore dell'ipofisi è costituita invece da tessuto nervoso ed è sede del rilascio dei neurotrasmettitori che regolano il parto (ossitocina) e l'equilibrio idrico (vasopressina). Dal tessuto ghiandolare dell'ipofisi originano tumori detti adenomi.

Pineale
E' una piccola struttura in parte ghiandolare e in parte gliale, alloggiata sotto la parte posteriore del corpo calloso. Produce melatonina. Il suo ruolo nell'uomo non è del tutto chiaro. Si pensa che sia coinvolta nel controllo dei ritmi biologici.

Corpo calloso
E' una importante struttura di sostanza bianca che mette in comunicazione i due emisferi cerebrali; dai lobi frontali agli occipitali (Fig.1.3).

Tronco dell’encefalo
E' quella struttura che dai peduncoli cerebrali arriva al midollo spinale e che è costituita da fasci di assoni discendenti e ascendenti; mette quindi in comunicazione il cervello e il cervelletto con il midollo spinale (Fig.1.3) . Il tronco è costituito da 3 segmenti che dall'alto verso il basso si chiamano: mesencefalo, ponte e bulbo. All'interno c'è il quarto ventricolo. Vi sono allocati i nuclei di sostanza grigia con il motoneurone per i nervi cranici. Inoltre vi è diffusamente rappresentata una rete neuronale, detta sostanza reticolare, che presiede allo stato di veglia, è in collegamento con i nuclei della base e tutta la corteccia cerebrale. Una lesione importante del tronco dell'encefalo è incompatibile con la vita.

Midollo spinale
E' la struttura inferiore del SNC. Vi transitano i fasci nervosi diretti ai secondi neuroni motori che presiedono al movimento degli arti e i fasci sensitivi che salgono verso il cervello. Dal midollo spinale nascono i nervi periferici che vanno agli arti, al corpo, agli organi genitali, alla vescica, al retto. Il midollo è contenuto in un lungo astuccio osseo e legamentoso che è la colonna, divisa nei segmenti cervicale, dorsale e lombosacrale. Nell'adulto il midollo termina a livello della prima vertebra lombare.
Dal cono midollare sfioccano i nervi per gli arti inferiori e l'apparato genito-urinario. Il fascio di nervi, ancora all'interno del sacco di meninge e immerso nel liquor, si chiama coda di cavallo (cauda equina).