NEUROCHIRURGIA SPINALE E DEI NERVI PERIFERICI
In questo capitolo si vuole accennare alla chirurgia spinale o della colonna, in attesa della preparazione di un sito dedicato.

Presso la neurochirurgia dell'Istituto "Regina Elena" di Roma si effettuano anche molti interventi di chirurgia della colonna. Per i tumori del midollo spinale: glioma, ependimoma, emangioblastoma, meningioma, neurinoma o neurofibroma si rimanda a quanto già scritto nelle rispettive voci del Capitolo5.

In questa sede ricordiamo che la nostra casistica di neurinomi e meningiomi spinali ha ormai raggiunto una notevole numerosità: circa 30 casi per anno ( è probabilmente la più ampia casistica nazionale). A fine 2009 abbiamo rivisto i risultati per 58 casi operati con approccio mininvasivo: 46 con neurinoma e 12 con meningioma. I pazienti senza complicazioni sono stati mobilizzati in 3^ giornata e dimessi in 5^ Solo un caso ha avuto bisogno di una revisione chirurgica per la mancata tenuta della sutura sulla meninge. In altri 4 c'è stata una persistente cefalea (secondaria alla ovvia perdita di liquor).
Si riporta nelle figure seguenti un caso eclatante di una paziente con un voluminoso tumore a clessidra, ovvero intra- ed extra durale con importante compressione del midollo cervicale e grave difficoltà alla stazione eretta e alla deambulazione. Questa paziente è stata operata e dopo pochi giorni era nuovamente in grado di deambulare autonomamente, grazie anche alla tecnica impiegata, che evita improprie manipolazioni del midollo spinale.

Fig.8.0: Le immagini di RM in alto mostrano un voluminoso tumore (neurinoma o schwannoma) a clessidra (frecce rosse) che comprime e distorce il midollo spinale (freccia verde). Le foto operatorie mostrano l'approccio dal lato sinistro. La freccia bianca mostra il midollo rivestito dalla sua meninge e la freccia gialla il tumore. Accanto, la meninge è stata aperta quasi al davanti del midollo che è indicato dalla freccia verde, per evitare qualunque manipolazione impropria. In basso la freccia blu mostra il cavo operatorio dopo l'asportazione e in basso a destra la ricostruzione della meninge.
I tumori delle strutture ossee della colonna possono essere primitivi, o, molto più frequentemente, metastasi da tumori di altri organi: polmone, mammella, prostata, melanoma.
I tumori primitivi: cordoma, osteoma, condroma sono in genere a lenta evoluzione o del tutto benigni. Si tratta di tumori molto rari. Esistono anche varianti maligne.
La rimozione di questi tumori comporta una instabilità del sistema colonna vertebrale, per cui a livello chirurgico è importante stabilizzare la colonna e sostituire i tratti ossei asportati con adeguato materiale protesico artificiale.

Le metastasi ossee della colonna sono frequenti nei soggetti con cancro. Determinano dolore importante, indebolimento dei movimenti al di sotto della lesione, instabilità della colonna. Comportano pertanto un notevole peggioramento della qualità di vita del soggetto.
Le lesioni multiple che non comprimono il midollo spinale non sono in genere di interesse chirurgico. Le lesioni singole, che determinano dolore o compressione o instabilità vanno comunque trattate, se le condizioni generali del soggetto lo consentono e se l'intervento è in grado di migliorare la qualità di vita per un ragionevole periodo di tempo.

Consiste nella iniezione di cemento nella vertebra malata. Quando l'indicazione è corretta ed è anatomicamente eseguibile, i risultati sono buoni. Il dolore diminuisce e la colonna diviene stabile. Si esegue anche per fratture traumatiche e da osteoporosi.

E' una procedura chirurgica che consente di decomprimere il midollo spinale aprendo la parte posteriore della colonna e di asportare parzialmente il tumore. E' un intervento palliativo, talora efficace, non è particolarmente impegnativo e può essere eseguito in urgenza. Può determinare instabilità della colonna, che va quindi sostenuta con busti esterni oppure procedendo a stabilizzazione interna durante la laminectomia o con un successivo intervento.

Sono le procedure più complesse in quanto comportano l'asportazione del corpo vertebrale o di tutta la vertebra. Il tratto rimosso va sostituito con adeguato sistema artificiale e poi reso stabile con barre e viti di titanio. Si tratta di chirurgia cui serve personale medico dedicato ed esperto come i componenti della struttura di chirurgia spinale dell'Istituto "Regina Elena" di Roma.

Esistono anche i meningiomi spinali. Sono tumori benigni, di piccole dimensioni, più frequenti nelle donne, che si manifestano con dolore alla colonna e deficit neurologico ingravescente degli arti inferiori o dei quattro arti, a seconda della sede, a causa della progressiva compressione e sofferenza del midollo spinale. La diagnosi si pone sui dati di RMN con mezzo di contrasto.

Fig.8.1: Alla RMN in proiezione laterale è evidente un meningioma a livello della V vertebra dorsale (freccia), che comprime il midollo spinale.
La terapia è esclusivamente chirurgica e la rimozione è in genere coronata da successo. Anche per i meningiomi spinali è possibile una neurochirurgia mininvasiva. In questi casi è possibile, con l'ausilio della tecnologie di sala operatoria, rimuovere il tumore attraverso una piccola finestra ossea della colonna. Questo permette al paziente di lasciare il letto nel 2°-3° giorno dopo l'operazione e di non dovere usare busti di sostegno. La degenza è di 5 giorni in tutto.

Fig.8.2: Aspetto operatorio del caso della figura precedente. Attraverso una "mini" finestra nella colonna vertebrale è possibile mettere in evidenza e rimuovere un meningioma midollare di 2,5 cm (freccia verde). A destra il midollo spinale dopo la rimozione del tumore (freccia blu).
Attualmente questa è la tecnica di elezione presso la Neurochirurgia dell'Istituto dei Tumori di Roma "Regina Elena".

Sono tumori benigni che originano dalle radici nervose quando queste lasciano il midollo spinale. Si accrescono all'interno della dura e all'esterno del midollo spinale, che è compresso ma non invaso. Possono essere multipli.
La sintomatologia è simile a quella del meningioma spinale ed è caratterizzata da dolore alla colonna, agli arti o al tronco lungo il percorso del nervo interessato. Quando c'è compressione del midollo o di altri nervi si assiste a un progressivo deficit della forza e della sensibilità al di sotto del livello del tumore.
La diagnosi richiede lo studio RM prima e dopo mezzo di contrasto.

Fig.8.3: A sinistra la RMN di un caso di neurinoma spinale a livello della I^ lombare (freccia rossa), la freccia gialla indica il midollo spinale. A destra l'immagine operatoria dello stesso caso, rimosso con tecnica mininvasiva, prima e dopo l'asportazione. Nell'ultima immagine a destra si vedono molto bene le radici dei nervi che costituiscono la "cauda".
E' relativamente frequente il reperto occasionale di neurinoma o meningioma spinale su RMN senza mezzo di contrasto eseguiti per la sintomatologia di dolore alla colonna.
La terapia è esclusivamente chirurgica. Anche per i neurinomi spinali vale il concetto di neurochirurgia mininvasiva di cui si è parlato per il meningioma spinale.

Si accompagna spesso a cavitazioni cistiche sopra e sottostanti (pseudosiringomielia), si manifesta con disturbi della motilità degli arti inferiori ( paraparesi spastica ) e, se in sede cervicale, anche egli arti superiori.
La diagnosi si pone alla TAC e alla RMN, che mostra un quadro abbastanza tipico, specie per le lesioni del midollo spinale.

Fig. 8.4: RMN in proiezione laterale di un emangioblastoma dorsale del midollo spinale. A destra, il midollo è stato inciso al microscopio operatorio e affiora il tumore.
La terapia è necessariamente chirurgica. L'intervento consiste nell'asportazione totale del nodulo carnoso, che può essere molto sanguinante e che quindi va avvicinato con cautela ed esperienza.
I tumori spinali possono essere rimossi con tecnica chirurgica mininvasiva, che non prevede estese demolizioni ossee della colonna per raggiungere il tumore e che quindi permette una precoce mobilizzazione ed evita le instabilità postoperatorie della colonna.

Fig. 8.5: Aspetto del midollo spinale al termine della asportazione del tumore.