TECNOLOGIE DI SALA OPERATORIA
Negli ultimi 25 anni la tecnologia mediata dall'uso dei computer ha modificato la diagnostica per immagini: TAC, RMN ed ecografia, con grande impatto sulla precocità e accuratezza della diagnosi di molte malattie e in particolare dei tumori cerebrali.
Parallelamente sono stati introdotti una serie di strumenti di sala operatoria che hanno profondamente modificato il modo di operare dei neurochirurghi, consentendo di diminuire drasticamente la mortalità e le complicanze degli interventi per tumore intracranico. La sala operatoria di neurochirurgia dell'Istituto "Regina Elena" di Roma dispone dei più moderni strumenti di sala operatoria.

E' lo strumento fondamentale e di lavoro quotidiano. In pratica si usa per tutti gli interventi per tumore cerebrale e del midollo spinale. Permette di lavorare con una luce importante e con ingrandimenti da 2 a 8 e più volte. E' stato introdotto all'inizio degli anni 70 del secolo scorso. I modelli attuali sono in parte robotizzati e consentono di interfacciarsi con altri strumenti sofisticati, in particolare con il neuronavigatore.
La sala operatoria della neurochirurgia dell'Istituto Regina Elena è dotata da 2 anni del nuovo microscopio operatorio Zess Pentero, che, come detto nel capitolo 5 permette di operare in dialogo costante con il neuronavigatore e di apprezzare, sotto luce fluorescente, i limiti dei gliomi maligni.
I modelli di ultima generazione, come quello in dotazione alla sala operatoria della neurochirurgia dell'Istituto "Regina Elena" di Roma, consentono l'uso di software di visione sofisticati. In particolare mediante la luce fluorescente è possibile individuare con maggiore precisione i limiti di un glioma, dopo somministrazione al paziente di un farmaco che rende fluorescenti le cellule tumorali. Anche questo non è la soluzione dei problemi di chirurgia dei gliomi, però aiuta, specie se accoppiata al neuronavigatore e ai dati delle RM funzionali.

Fig.6.1: da sinistra: immagine RM in proiezione assiale di un glioma maligno (freccia rossa) e dell'edema cerebrale circostante (freccia gialla). Al centro il quadro operatorio al microscopio con la luce bianca e a destra l'aspetto con la luce fluorescente in cui vedono chiaramente delle aree rosse che sono localizzazioni del glioma che hanno assunto il colorante.
E' un normale ecografo, come quelli che si usano per le ecografie in gravidanza, epatiche ecc.. E' dotato però di sonde particolari, di piccole dimensioni e a matita, con i quali è possibile esplorare la superficie del cervello e del midollo spinale, permettendo l'individuazione di lesioni non evidenti in superficie. Si tratta di una tecnica rapida, di facile uso, economica e attendibile.

Video 6.1: In questo video si apprezza come l'ecografia intraoperatoria sia utile nel documentare in tempo reale e con una manovra semplice la sede della lesione, vedi anche la figura 5.51.