Il neurinoma origina dalle cellule di rivestimento dei nervi. Quello più frequente nasce dal nervo acustico, più precisamente dalla branca vestibolare del nervo acustico. Si accresce in uno spazio denominato angolo ponto-cerebellare e comprime, se di volume rilevante, il cervelletto e il tronco dell'encefalo. All'interno del cranio è in stretto contatto con il nervo facciale e arriva talora a lambire il nervo trigemino e i nervi cranici inferiori. Il neurinoma del nervo acustico è del tutto benigno e incide per il 7% dei tumori intracranici.
Il sintomo più frequente è la sordità dal lato affetto. Talora si associano vertigini e disturbi dell'equilibrio. Nei neurinomi molto grandi si può determinare idrocefalo con sindrome di ipertensione endocranica. Una lieve paresi facciale si associa nelle lesioni voluminose.
La diagnosi si avvale della TAC e della RMN, che sono del tutto caratteristiche. L'esame audiometrico è alterato in maniera tipica.

Fig. 5.35: Tipico aspetto alla RMN in proiezione frontale di un neurinoma del nervo acustico a destra (freccia).
L'intervento è tecnicamente impegnativo. Si procede con il monitoraggio intraoperatorio della funzione del nervo facciale. E' questa infatti la struttura più a rischio durante l'asportazione di questi tumori. Tutto l'intervento si esegue al microscopio operatorio e con l'ausilio della tecnologia di sala operatoria.
Tanto più è voluminosa la lesione tanto più è difficile preservare l'integrità del nervo facciale.
Esistono varie possibilità di approccio chirurgico per il neurinoma dell'acustico. Ciascuna ha vantaggi e svantaggi.
Anche per i neurinomi vale la filosofia del non danneggiare strutture integre. Piccoli residui tumorali possono essere trattati con radiochirurgia, che, alla luce dei risultati più recenti, è decisamente efficace nel controllo della malattia.
In caso di lesioni non troppo voluminose (2.5 cm di diametro massimo), la radiochirurgia può essere considerata una reale alternativa terapeutica alla chirurgia, anche come primo approccio terapeutico.
Sono tumori benigni che originano dalle radici nervose quando queste lasciano il midollo spinale. Si accrescono all'interno della dura e all'esterno del midollo spinale, che è compresso ma non invaso. Possono essere multipli.
La sintomatologia è simile a quella del meningioma spinale ed è caratterizzata da dolore alla colonna, agli arti o al tronco lungo il percorso del nervo interessato. Quando c'è compressione del midollo o di altri nervi si assiste a un progressivo deficit della forza e della sensibilità al di sotto del livello del tumore.
La diagnosi richiede lo studio RM prima e dopo mezzo di contrasto.

Fig.5.36: A sinistra la RMN di un caso di neurinoma spinale a livello della I^ lombare (freccia rossa), la freccia gialla indica il midollo spinale. A destra l'immagine operatoria dello stesso caso, rimosso con tecnica mininvasiva, prima e dopo l'asportazione. Nell'ultima immagine a destra si vedono molto bene le radici dei nervi che costituiscono la "cauda".
E' relativamente frequente il reperto occasionale di neurinoma o meningioma spinale su RMN senza mezzo di contrasto eseguiti per la sintomatologia di dolore alla colonna.
La terapia è esclusivamente chirurgica. Anche per i neurinomi spinali vale il concetto di neurochirurgia mininvasiva di cui si è parlato per il meningioma spinale.