NEUROCHIRURGIA MININVASIVA
Gli approcci mininvasivi nella chirurgia dei tumori cerebrali e spinali sono impiegati in quelle divisioni nelle quali c'è la filosofia della innovazione delle tecniche. Si basano sul concetto di ottenere lo stesso risultato di quello ottenibile con gli approcci tradizionali, con minori danni indotti per il paziente.
Si deve ricordare che il Sistema Nervoso Centrale è racchiuso in un contenitore osseo, che va aperto per accedere al suo interno. Pertanto la mininvasività comporta anche un minor danno agli involucri ossei. L'utilizzazione delle moderne tecnologie di sala operatoria ha consentito lo sviluppo di alcune tecniche innovative e percorsi più sicuri per raggiungere la lesione da rimuovere.

Presso la neurochirurgia dell'Istituto "Regina Elena" di Roma vengono attualmente impiegati vari approcci mininvasivi.

Si usa per la rimozione di tumori cerebrali della parte anteriore della base cranica: meningioma, glioma, craniofaringioma. Senza dover rasare una parte del cranio, si effettua un piccolo sportello mediante una incisione sul sopracciglio. Attraverso questo mini approccio, un piccolo tassello osseo di 2 x 3 cm (Fig.7.1), si possono rimuovere tumori anche voluminosi, con ottimo risultato estetico e minimo trauma per il paziente, che è in grado di alzarsi il giorno dopo e di essere dimesso dopo 3-4 giorni. Questa tecnica evita anche l'uso di farmaci antiepilettici dopo l'intervento in quanto il trauma chirurgico sul cervello è sostanzialmente irrilevante.

Fig.7.1: Da sinistra: la posizione del capo, non rasato, e l'incisione sull'arcata sopracciliare (freccia rossa), l'esposizione dell'osso e il taglio dello sportellino. La freccia verde indica la dura madre (meninge) da incidere.


Fig.7.2: Stesso caso di meningioma del tubercolo della sella mostrato nelle figure 5.24 e 5.25. Le frecce rosse indicano le arterie carotidi interne. Si nota, a destra in basso, il mini sportello sopraorbitario che è stato ancorato con una miniplacca in titanio, a sinistra l'aspetto RMN nel postoperatorio, la freccia verde indica il chiasma ottico.
I neurinomi spinali e i meningiomi spinali vengono asportati mediante una minima finestra ossea da un unico lato della colonna. Questa tecnica consente di mobilizzare il paziente a partire dalla seconda giornata postoperatoria; permette di evitare busti esterni e non determina instabilità della colonna, che è invece presente nel 10% dei soggetti operati con un approccio tradizionale, che comporta una più estesa demolizione dell'osso e dei legamenti della colonna vertebrale.


Fig.7.3: In alto l'aspetto RMN in proiezione frontale di un neurofibroma (neurinoma, schwannoma) a livello del midollo dorsale D10-D11; le frecce rosse indicano il tumore, la freccia gialla il midollo spinale compresso. In basso a sinistra il quadro intraoperatorio del tumore (freccia gialla), il midollo e le radici nervose (freccia verde) come appaiono da una minifinestra ossea, la cui entità si vede nella immagine TAC tridimensionale in basso a destra (frecce blu).