SINTOMI E SEGNI PRINCIPALI DI UN TUMORE CEREBRALE
Esistono sintomi di ordine generale, dovuti alla presenza della massa all'interno della scatola cranica e sintomi specifici che dipendono dalla sede del tumore. Si tenga presente che la corrispondenza sede-sintomi non è netta e che i vari deficit possono sovrapporsi. L' encefalo, per funzionare bene , ha bisogno di tutto se stesso.
Quello che segue è un elenco grossolano e incompleto, non essendo questo un trattato di neurologia. Deve servire prevalentemente a comprendere il linguaggio medico, quasi sempre oscuro per i non addetti ai lavori.
La cefalea
E' spesso presente nei soggetti con un tumore encefalico. E' una cefalea gravativa, ovvero si avverte un senso di peso, "nuova" e diversa rispetto a quelle che il soggetto ha avuto occasione di sperimentare nella propria vita. Non è un sintomo costante. Talora si accompagna a nausea e senso di vomito, specie mattutino. La cefalea sintomo di tumore è persistente, e in genere non recede con i comuni analgesici. Deve essere segno di allarme una cefalea insistente datante da 3-4 settimane, in un soggetto che non abbia mai avuto particolare tendenza a questa manifestazione. Negli emicranici o cefalalgici abituali è la variazione del tipo di cefalea che può essere significativa.

Sindrome da ipertensione intracranica
Un tumore occupa spazio all'interno della scatola cranica. L'encefalo, che è molto duttile, compensa fino a un certo punto e si adatta alla diminuzione del volume a sua disposizione. Quando questo equilibrio diventa precario, l'aumento della pressione all'interno del cranio diviene clinicamente evidente. Sintomi tipici sono la cefalea intensa, accompagnata da vomito a digiuno, una certa sonnolenza alternata a momenti di agitazione, un po' di disorientamento nel tempo e nello spazio.

Edema cerebrale
E' in pratica l'infiammazione del cervello. Nei traumi, negli stati tossici, nelle encefaliti è diffuso a tutto il tessuto encefalico. Nei tumori è localizzato attorno alla lesione. Può essere più o meno intenso ed esteso ed è l'espressione della sofferenza del tessuto cerebrale attorno al tumore. E' un edema di tipo tossico. E' più frequente nei gliomi maligni e nelle metastasi. Può essere presente anche nei meningiomi, che sono tumori benigni, ed è espressione dell'attività biologica del tumore. Il focolaio di edema è spesso responsabile della sintomatologia clinica di deficit e di epilessia. L'edema peritumorale risponde molto bene al trattamento farmacologico con corticosteroidei ad alte dosi con buon miglioramento clinico in pochi giorni.

Emiparesi, Emiplegia
E' il deficit, parziale o totale, che si realizza nella metà opposta del corpo quando sono lese le vie motorie, dalla corteccia, alla capsula interna, alle vie discendenti nel tronco dell'encefalo.

Atassia
E' un disturbo della coordinazione dei movimenti e dell'equilibrio. E' secondario a lesioni del cervelletto o delle aree e vie della sensibilità generale. Il soggetto non è in grado di individuare e di collocare i propri arti e il proprio movimento in maniera corretta nello spazio.

Amnesia
E' la mancanza di memoria, specie per la memoria recente, è caratteristica dei tumori frontali e temporali. Si associa a disorientamento nello spazio e nel tempo e talora a incontinenza sfinterica e a disturbi dell'attenzione e della concentrazione.

Emianopsia
E' l'espressione parziale o totale di danno delle vie visive. Assume caratteri differenti a seconda che il danno sia dei nervi ottici, del loro incrocio (Chiasma) o delle radiazioni ottiche fino alla corteccia del lobo occipitale.

Afasia
E' il disturbo del linguaggio, parlato e compreso. E' espressione di una danno della corteccia frontale e temporale dell'emisfero dominante. Le aree del linguaggio sono in genere non ben definite. Lo studio con RMN funzionale è utile per individuarle prima di un intervento chirurgico. Nel gruppo delle afasie possono essere inseriti altri disturbi complessi, espressione di danno dell'emisfero dominante: dislessia, discalculia, disorientamento destra-sinistra ecc.

Aprassia
E'l'incapacità di compiere movimenti, semplici o complessi, pur in presenza di integrità delle vie motorie. Il soggetto non sa più fare quella determinata azione. E' espressione di un danno dell'emisfero dominante e/o del corpo calloso.

Sintomi da danno dei nervi cranici
Sono dovuti al danno dei nervi cranici all'interno della scatola cranica: deficit dell'olfatto, della vista, della motilità oculare, della masticazione, nevralgia del trigemino,paralisi facciale, deficit dell'udito, deficit della deglutizione.

Paraparesi, paraplegia
E' il danno motorio, parziale o totale, che si ottiene dopo danno delle vie motorie del midollo spinale. Se coinvolge anche gli arti superiori, come per un danno del midollo spinale cervicale, si chiama tetraparesi. Si associa a disturbi del controllo degli sfinteri, per danno del neurone motore periferico. Si associa anche a deficit della sensibilità nella parte del corpo sottostante la lesione del midollo spinale.